Come si produce il Vetro

Quando parliamo di produzione del vetro facciamo riferimento a due diversi processi produttivi in base al prodotto ottenuto: un conto è produrre vetro per lastre, un altro è produrlo per bottiglie o barattoli.

In entrambi i casi, la produzione del vetro può essere divisa in quattro fasi:

  1. Preparazione della materia prima
  2. Fusione della sabbia silicea (materia prima)
  3. Raffreddamento
  4. Lavorazione del vetro.

In primis, dunque, avviene la lavorazione delle materie prime che vengono poste in grandi silos o vagoni. In questa fase avviene il setaccio delle materie prime, l’essiccazione e il pre-riscaldamento.

La materia prima è costituita da sabbia silicea e altri componenti chimici a seconda della qualità di vetro. Questi materiali, una volta setacciati, essiccati e pre-riscaldati, sono posti su nastri trasportatori e caricati in lotti condotti direttamente alla fornace.

Il vetro comune è anche detto vetro siliceo perché parliamo di un materiale composto quasi esclusivamente da diossido di silicio. Questi ha un punto di fusione di circa 1800 °C, e per questo è molto più costoso (in termini energetici) produrre vetro a partire dalle sabbie silicee piuttosto che da vetro già frammentato e ricavato dalla raccolta differenziata. In quest’ultimo caso, la preparazione è costituita dalla separazione e dalla purificazione delle materie.

I tipi di vetro differiscono per colori, qualità, purezza delle materie prime e anche dal tipo di fornace impiegato. La fornace è alimentata in modo molto lento, controllata da sistemi di elaborazione che tengono conto anche del tipo di combustione. Le fornaci industriali sono alimentate da gas naturale o olio combustibile e raggiungono una temperatura di 2.867 °F, equivalenti a 1575 °C.

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